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• 8-15 FEBBRAIO
VACANZA STUDIO SULLE DOLOMITI
In collaborazione con Mimma Mercurio
Una settimana di tango e relax presso
l'Oyimpic Palace Hotel**** di Pinzolo (TN)
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Lunedì
--
ore 20,00 - 21,15 principianti
ore 21,15 - 22,30 intermedi
presso
IL PROSCENIO
piazza Marinai d'Italia, 12 - Bracciano (RM)
-
Info: 333 4953955
__________________________________
Martedì
--
ore 21,00 - 22,15 principianti
Lezione semi-privata a numero chiuso (massimo quattro coppie)
al
Pigneto
MAGGIORI INFORMAZONI AL 347 3902862
__________________________________
Mercoledì
-
Ore 20,00 - 21,00 principianti
Ore 21,00 - 22,15 intermedi
presso Beats Generation
Via Acquaregna 38 - Tivoli (RM)
Info:
342 3948072
0774 330081
-
e-mail:
beatsgeneration@icloud.com
LEZIONE DI PRESENTAZIONE GRATUITA: 23 OTTOBRE - ORE 20,00
c/o
le Scuderie Estensi (piazza Giuseppe Garibaldi)
__________________________________
Giovedì
-
Ore 20,00-21,15 - principianti
presso Royal Dance Project
Via di Torre Annunziatella
Info:
06 3312205
-
e-mail:
info@royaldanceproject.com
Il tango è un ballo.
Non escludendo la possibilità di muoversi nel silenzio
in linea di massima
il concetto di "ballo" si accompagna
a quello di "musica" eppure, nelle prime lezioni, si tende
a considerare le note come una specie di ostacolo alla
capacità di concentrarsi sui passi. Il che, ben rivela uno
dei punti critici dello studio.
Abituati come siamo a considerare l'apprendimento
un impegno per la sola mente, tendiamo a porre un
eccesso di attenzione razionale ai movimenti,
impoverrendoli, senza accorgercene, di armonia ed
efficacia.
Il ballo è un divertimento del corpo: rendetene partecipe
anche la testa, concedendole un po' di riposo.
Lasciatevi prendere dall'onda emotiva generata dalla
musica: sarà tutto più facile.
E bello.
.
-
Il ballo procede per variazioni minime; è alla danza che
si richiede una continua novità.
Accettate la ripetitività del gesto semplice, se è una
naturale risposta alla suggestione
musicale;
all'inizio
non potranno esserci che reazioni elementari, col
progredire dell'esperienza (di studio, si, ma
anche
e soprattutto di ballo) il vostro linguaggio si
arricchirà spontaneamente.
Insomma, la musica dovrebbe essere il vostro stimolo
principale.
-
Ascoltate da subito, immergetevi nelle note e fate in
modo che siano loro a muovervi e non la memoria dell'
ultimo passo imparato a lezione.
Imparate a distinguere le varie orchestre,
non
tanto
per riuscire a dire: "Questo è Di Sarli;
quest'altro,
Pugliese", quanto per avvertire la diversità di "colore"
e in base alle diverse sfumature, modificare il vostro
approccio al ballo.
-
All'inizio non è facilissimo individuare il finale dei brani;
fateci attenzione.
Continuare a muoversi a musica terminata è la spia più
evidente del fatto che non state, davvero, ballando.
Il tango, come forma musicale, ha circa centotrenta anni
di vita.
-
Nasce e si sviluppa, grosso modo, nello stesso periodo
storico del jazz e, come il jazz, nasce povero.
Musica semplice, suonata da gruppi di due, tre, quattro
elementi, gira il mondo, nascono le orchestre, entra in
teatro, dalla porta principale, diventa moda e punto di
riferimento.
-
Nel jazz, sapete quanto siano diversi swing e be-bop,
acid e free... bene, nel tango troverete la stessa ricchezza
evolutiva; è per questo che un piccolo aiuto all'orientamento
potrà risultarvi utile.
Senza voler trattare per esteso la storia del tango, vi
basti
prendere confidenza con alcuni autori, tra i più
rappresentativi, con cui -senza conoscerne il nome-
avete già familiarizzato in milonga.
Roberto Firpo (1884 - 1969)
-
Pianista, compositore e direttore d'orchestra.
Colonna della "Guardia vieja".
-
(ascolta: "Volver a vernos")
Francisco Canaro (1888 - 1964)
-
Il sommo, il supremo tra gli autori della "Guardia vieja";
colui che tutto aveva già capito del tango ancora prima
che questo genere musicale arrivasse a maturazione e
che ne ha anticipato gli sviluppi e le ideee.
Aveva previsto tutto quello che è successo dalla fine
del suo secolo all'inizio del nostro.
Gli è scappato giusto il tango elettronico, ma fargliene
una colpa mi pare ingeneroso.
-
(ascolta: "El pollito")
Osvaldo Fresedo (1897 - 1984)
-
Ha raffinato il tango della sua epoca, portandolo in società,
ammorbidendone le sonorità. Non sempre ideale per il
ballo, per l'aria un po' "da crociera" di molti brani.
Sicuramente, un grande; il suo stile può essere apprezzato
anche oggi, ma, a parte qualche brano "eterno", solo come
testimonianza di un gusto passato.
-
(ascolta: "Vida mia")
Juan d'Arienzo (1900 - 1976)
-
Il "riempipista" del suo e del nostro tempo.
Ritmo molto marcato, arrangiamento "geometrico", marziale.
Raramente malinconico.
Impossibile non ballarlo.
-
(ascolta: "Este es el rey")
Pedro Laurenz (1902 - 1972)
-
Bandoneonista, compositore e direttore d'orchestra.
Gli dobbiamo: Mala Junta e Milonga de mis amores.
Gia solo per questo, quindi, eterna riconoscenza
-
(ascolta: "Milonga de mis amores")
Carlos di Sarli (1903 - 1960)
-
Un'apoteosi di violini; grande raffinatezza e l'impressione
che la musica rallenti il tempo che lui stesso dirige.
Avvolgente, struggente; brillante quando è il caso.
-
(ascolta: "Bahia blanca")
Osvaldo Pugliese (1905 - 1995)
-
Ha portato il tango nel tempio sudamericano della musica
colta e della lirica, il teatro Colon di Buenos Aires.
Molto longevo, ha evoluto il suo stile, nei decenni, fino a
farlo diventare semplicemente "il tango".
Raffinatissimo; arrangiamenti molto ricchi, andamento
"sinfonico", non facilissimo da seguire per i ballerini meno
esperti che fanno fatica a individuare il ritmo e a seguirlo
nelle sfumature di tempo e nelle sospensioni, ma... se
ogni tango è una storia, ogni tango di Pugliese è un'epopea.
-
(ascolta: "La Yumba")
-
N.B. Ci sono registrazioni migliori, ma questa è stata fatta
dal vivo, al Teatro Colon... ascoltatela: dà i brividi
Rodolfo Biagi (1906 - 1969)
-
Pianista, compositore e direttore d'orchestra.
-
(ascolta: "No puede ser")
Miguel Calò (1907 -1972)
-
Semplice, leggibile, tempo ben scandito, ritmo che fa
muovere le gambe.
-
(ascolta: "Al compas del corazon")
Alfredo de Angelis (1910 -1992)
-
Un arrangiamento studiato per colpire; forse un po'
grossolano, ma di grande efficacia. Più articolato sui
volumi che sulle dinamiche di tempo e ritmo.
Dagli anni '70 in poi, da dimenticare.
-
(ascolta: "Pavaditas")
Anibal Troilo (1914 - 1975)
-
Un altro momumento che ha avuto il tempo di una
carriera densissima di incontri e opportunità, per
articolare il suo linguaggio.
Il suo ultimo periodo è caratterizzato da un arrangiamento
molto "carico" e un po' cupo, non facilissimo da ballare,
ma di grande impatto.
-
(ascolta: "La ultima curda")
Astor Piazzolla (1921 - 1992)
-
L'innovatore degli innovatori. Ha scritto talmente tanto,
da non riuscire a evitare di registrare anche brutti pezzi.
Stando lontani dal periodo della chitarra elettrica e batteria
('70), non sarà difficile cogliere occasioni d'ascolto impagabili.
E' l'autore più facilmente reperibile; ma anche il meno adatto
al ballo.
-
(ascolta: "Duo de amor")
Per quanto riguarda l' attualità, ci sono buone orchestre
che incidono pezzi originali e brani di repertorio.
Il vantaggio principale delle loro riproposizioni è una
migliore qualità sonora delle registrazioni, elemento
non disprezzabile, dovendo ballare, nella maggior
parte dei casi su rimasterizzazioni di vecchi 78 giri,
monofonici.
-
In più, ogni musicista tende a portare qualcosa di
suo anche nella più fedele delle trasposizioni, sicché,
avendo già sentito centinaia di volte un grande
classico
suonato sempre nello stesso modo, qualsiasi variazione
è sempre la benvenuta.
Per quanto riguarda la nuova onda di tango elettronico,
ecco alcune brevi note a commento dei tre nomi più noti.
Gotan Project
-
I primi a proporre sonorità "sintetiche" nel tango, hanno
goduto del vantaggio della novità, tentando poi di
capitalizzare il succeso del primo, pubblicando un
secondo album ("Inspiracion-espiracion") che è qualcosa
di molto simile a una truffa .
Anche nei loro momenti migliori, niente di che; a meno
che non si sia patiti del "lounge".
-
(ascolta: "Queremos paz")
Bajofondo tango club
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Già più articolati dei Gotan Project, se non altro perché
nella sigla BFTG confluiscono diversi gruppi ed autori.
Non riescono comunque a fare molto per dissipare il
sospetto di proporre furbacchionate ben confezionate
che diventano scontate già al secondo ascolto. Salvo
poche eccezioni, i brani sono poco utili al ballo (se siete
in una milonga e non in discoteca).
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(ascolta: "Borges y Paraguay")
Narcotango
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Ovvero Carlos Libedinsky; il migliore, l'unico in cui
riconoscere, oltre all'adeguarsi alle contingenti lusinghe
del mercato, un'ispirazione e una capacità musicale.
Magari non eccelsa, ma che fa intravedere una qualche onestà.
-
(ascolta: "El aire en mis manos")
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N.B.
Le valutazioni sono tutte personali e discutibili.
Musicisti ce ne sono centinaia; la selezione proposta,
ad ogni modo, considera alcuni dei più rappresentativi
per genere e periodo storico.
-
Sul sito Todo Tango trovate un archivio sterminato e la
possibilità di ascoltare incisioni di tantissimi autori.