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PRESENTAZIONE


TANGO - IL NUOVO CORSO


Prende avvio martedì 12 aprile 2016 il nuovo corso di tango argentino rivolto a chi è affetto da malattia di Parkinson.

L' appuntamento è per le ore 15 alla Fondazione Santa Lucia, di Roma (via Ardeatina, 306)

Chi avesse intenzione di partecipare al corso, è pregato di contattarci, inviando un' e-mail all' indirizzo: parkinson@areatango.com



TANGO - PARKINSON

Il tango è un ballo, quella di Parkinson, una malattia.
Sembrerebbero non esserci punti di contatto tra le due cose, avendo, anzi, i due mondi, l' aria d' essere molto distanti se non addirittura incompatibili e invece...

E invece è successo che una psicoterapeuta, tangoterapeuta e un insegnante di tango abbiano deciso di seguire un' intuizione (già avuta da altri, ma ancora tutta da sviluppare e approfondire):
utilizzare il tango come terapia riabilitativa di supporto ai malati di Parkinson.

Il fatto è che la malattia di Parkinson ha come effetto più evidente la progressiva degenerazione delle capacità di movimento e di coordinazione di chi ne è affetto ed è stato dimostrato da un significativo numero di studi precedenti che la pratica del tango argentino ha un' effetto positivo diretto sulle competenze motorie, oltre che sulla qualità di vita degli ammalati.

Un effetto non riconducibile all' azione alla sensazione di benessere data da un' attività, comunque piacevole (viene da dire che se anche fosse "solo" questo il risultato, sarebbe già tanto): per avere un riscontro diagnostico dell' azione benefica del ballo, è stato condotto uno studio che ha misurato la coordinazione, l'equilibrio, la velocità del passo e la sua lunghezza, all'inizio e al termine di un percorso di studio del tango.

Ebbene, il risultato dello studio ha dimostrato il miglioramento della condizione dei pazienti che hanno seguito il corso.

Miglioramento "clinico", diciamo così', se già non bastasse quello emotivo che i pazienti-tanghèri tengono a testimoniare al termine dell' esperimento e che pure non va considerato come un valore secondario.

Insomma, dalla curiosità per lo sviluppo di sempre nuovi percorsi di applicazione delle loro competenze, Daniela Cadamuro (psicoterapeuta) e Roberto Ricciuti (ballerino professionista e insegnante di tango argentino) hanno tratto lo stimolo per mettersi al servizio di questa nuova possibilità terapeutica, avviando uno studio condotto dalla dottoressa Antonella Peppe, della fondazione Santa Lucia, di Roma, ottenendo un ottimo risultato in termini di gradimento da parte dei pazienti partecipanti.

Per avere una visione dettagliata dei risultati dello studio che confermino la bontà dell'intuizione che vede il tango come una vera e propria terapia di supporto nella malattia di Parkinson, bisognerà raccogliere ulteriori dati; ciò che si può dire fin d' ora è che vanno nella stessa direzione degli studi -già pubblicati- di cui potete prendere visione cliccando sul pulsante "Link", nel menù qui sopra.

La prima parte di quest' avventira è stata davvero appagante, ma... siamo solo all' inizio ed è in partenza un nuovo ciclo di studio, tanto per chi si avvicina per la prima volta al tango, quanto per chi ha partecipato al primo esperimento-pilota.

L' inizio dell' attività è previsto per il prossimo mese di aprile 2016.

Il requisito d' accesso al corso è la partecipazione in coppia (uomo-donna, paziente-accompagnatore).

Chi volesse cominciare a studiare e non avesse un compagno o una compagna, si segnali: provvederemo noi, in base all' ordine di prenotazione, ad abbinare i partecipanti singoli





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